Facebook per le Attività Locali

 

I Social Media stanno diventando una risorsa indispensabile per avvicinarci ai clienti e lo saranno sempre di più, perché i mezzi che mettono a disposizione sono sempre più evoluti. Dobbiamo però conoscerli e sfruttarli al meglio, altrimenti oltre a non portare risultati, ci faranno perdere tempo e soldi.
Pensate che in Italia sono 34 milioni gli utenti di Facebook, e chi si ostina a dire che sia morto, è perché ne conosce solo l’interfaccia o poco più.

Sempre più persone vanno su Facebook per trovare le indicazioni stradali di un locale, per conoscere gli orari di apertura o per controllare le recensioni, ecc… tanto che spesso quasi va a sostituirsi al sito web. Perché lo preferiamo al sito web? Perché diamo per scontato che sia più aggiornato e perché, in certi casi, possiamo mandare direttamente messaggi e richiedere informazioni al locale, all’azienda o al professionista da Facebook.
Queste sono solo alcune delle potenzialità di Facebook, impariamo a gestirlo davvero come una risorsa di business.

 

1. Partire senza un Social Media Plan e pubblicare subito

 

Ci sono dei passi fondamentali da seguire, che tu sia una piccola o grande attività non importa, quindi:

  1. Fa un’ANALISI del settore, dei tuoi competitor e dei tuoi account;
  2. Poniti degli OBIETTIVI, reali e misurabili;
  3. Disegna la STRATEGIA per raggiungere gli obiettivi;

Quante volte mi è capitato di chiedere “Qual è il tuo obiettivo?” e non ricevevo risposta. Se non sai cosa vorresti raggiungere, come lo puoi raggiungere?
Sfrutta ad esempio Audience Insight che si trova sul Business Manager, puoi avere una visione del pubblico che ti segue e valutare se è valido. In questo modo posso vedere se la mia Fan Base è in linea con le persone che desidero raggiungere.

 

Audience Insight

l’Analisi della Fan Base di Around And About Treviso

 

 

2. Mettere #Hashtag ovunque

 

Chiariamo una cosa, mettere #hashtag non significa fare Facebook marketing. Gli hashtag funzionano su Instagram e Twitter, ma non su Facebook.
Se fate la pubblicazione diretta da Instagram a Facebook date un’immagine poco professionale e poco curata. Oltre ad essere per lo più inutili gli Hashtag su Facebook, danno l’impressione di un messaggio spam.

 

 

3. Vendere a freddo su Facebook e Instagram

 

Partiamo dal fatto che nessuno di noi (per ora) va sui Social Network per acquistare, ma ci andiamo per svago, seguire il profilo che ci piace, curiosare cosa fanno gli amici o trovare informazioni. Diciamocelo chiaramente, non andiamo con il chiaro intento di acquistare. I Social nascono per un uso privato ed è fondamentale capire questa dinamica, per poter integrarci e trasformali in una risorsa. Se desidero trasformare Facebook e Instagram in un vero mezzo di business, devo imparare a vendere, senza far vedere che sto vendendo.
In altre parole evitiamo di pubblicare immagini con sconti o prezzi e caption uguali, o almeno limitiamoli. Una buona usanza sarebbe prevedere un post di vendita ogni 5.

Tenete presente che ogni settore è diverso, ci sono settori che rientrano negli acquisti d’impulso ed hanno maggior facilità nel vendere sui Social (es. bar, make-up. ristoranti, parrucchiere, alimenti, ecc..) altri che richiedono un tempo decisionale più lungo (ag. immobiliari, concessionarie, avvocati, ecc.). Tendenzialmente più il prodotto o servizio è caro, meno il marchio è conosciuto, più sarà difficile vendere sui Social.

 

 

4. Acquisire Fan e Follower a caso

 

Invitando parenti, amici e cugini a seguire la pagina. E questo se non altro è la cosa meno peggio, perché almeno sono persone vere. Pensate invece a quella valangata di persone o attività che, per qualche barlume di gloria, i Fan li compra e sono pure finti.
Cosa significa “fan finti”? Significa che quella bella massa di persone non compreranno mai da te. Fa attenzione che a volte queste perosne sono pure vere, ma non acquisteranno mai da te comunque. Qui mi fermo, perché si apre il lungo discorso tra BOT e POD, ovvero le vie facili per ingannare le aziende e guadagnare senza portar loro risultati.

 

 

5. Targeting per Luogo… ERRATO

 

Vi è capitato in questo periodo di vedere annunci sponsorizzati su Facebook o Instagram di consegne a domicilio? Poi andate a vedere dove si trova il panificio o la pizzeria in questione e che uno è di Piacenza e l’altro a Genova. Secondo voi, se li chiamo consegnano gratuitamente a domicilio a Montebelluna? 

Cosa può essere successo in questo caso? Ci sono 2 possibilità:

1. Il post è stato “messo in evidenza” solo per farsi pubblicità, ma non è stato settato il pubblico personalizzato, non sono state date indicazioni di luogo, ecc.. in poche parole hanno speso soldi per far vedere la pubblicità a persone che quel servizio non lo utilizzeranno mai. Così facendo Facebook non porterà mai risultati, anzi sarà solo un costo.

2. Altra possibilità, potrei essere stata intercettata per il fatto che recentemente sono passata per Piacenza. Infatti imparando ad utilizzare i Pubblici Personalizzati, abbiamo molte funzionalità. In particolare per le attività locali potete raggiungere:

  • Le persone che vivono o si trovano in questo luogo di recente;
  • Le persone che vivono in questo luogo;
  • Le persone che di recente si trovavano in questo luogo;
  • Le persone che viaggiano in questo luogo;

Qui sotto vedete un esempio di un Pubblico Personalizzato che ho creato con le opzioni, che mette a disposizione Facebook per andare ad intercettare le persone che più ci interessano.

 

Facebook per Attività Locali

Facebook per Attività Locali – esempio di Around and About Treviso

 

Allora mi spiegate perché dobbiamo pagare Facebook e Instagram per far vedere il nostro messaggio ad un pubblico sbagliato?!

 

Conclusione

 

Non è sempre facile o non sempre abbiamo il tempo per capire, se siamo sulla strada giusta. Ci vuole impegno e aver chiari quali siano i nostri obiettivi, ma soprattutto cerchiamo di investire i soldi nella nostra attività, non regaliamoli ai Social Network.

 

 

 

PH Valentina Facchin
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